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CAPITOLO I – VIBRAZIONI Tornando al sistema M-K (massa-molla), che abbiamo eccitato tirandolo con la mano e rilasciandolo: sulla carta continuerebbe a muoversi in eterno, fino a quando qualcuno o qualcosa non lo fermerà. In realtà sappiamo che prima o poi il movimento si arresta. La ragione è che esiste una terza proprietà dei corpi, chiamata ammortizzazione: Questo fenomeno si deve agli attriti delle molecole che costituiscono la molla o all'attrito con corpi esterni al sistema (aria, acqua, olio). Può anche essere volutamente creato da appositi apparecchi chiamati ammortizzatori. Questi attriti trasformano in calore parte dell'energia, sottraendola dal movimento e mandandola all'ambiente circostante.
La figura di sopra mostra come si presenta il nostro schema di corpo vibrante, che si chiama sistema massa-molla-ammortizzatore (sistema M-K-C). Sappiamo già come si comporta il sistema quando si variano massa e rigidità. Vediamo ora cosa succede quando si varia l'ammortizzazione: Se aggiungiamo un
ammortizzatore all'esempio della mano che disturba il sistema, vedremo che l'ampiezza
del movimento diventa più piccola ad ogni ciclo, come nella figura successiva Oltre alla diminuzione di ampiezza, il periodo diventa più lungo (quindi, la frequenza più bassa), rispetto allo stesso sistema senza ammortizzatore. Questo può essere spiegato pensando all'ammortizzatore come qualcosa che "frena" il movimento, facendo che questo proceda più lentamente. Da tenere presente:l'ammortizzazione dei corpi tipicamente presenti nelle industrie è molto bassa, praticamente trascurabile, tranne che ci siano veri e propri ammortizzatori installati. |
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