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Knowledge Base - Rumore e Acustica
Argomenti:
Suono
Pressione acustica
Rumore
Rumore “legale"
Rumore “psicologico”
Rumore bianco
Effetti fisiologici e psicologici del rumore
Microfoni
Decibel
Addizione e sottrazione di sorgenti acustiche
Abbattimento del rumore
Scala A e scala C
Velocita’ del suono
Boom acustico (infrangimento della velocita’ del suono)
Sistemi di abbattimento del rumore
Abbattimento dovuto alla distanza
Abbattimento tramite assorbimento acustico (materiale acustico)
Barriere acustiche (diffrazione)
Cabine fonoisolanti
Silenziatori dissipativi e reattivi
Protettori acustici personali
Interventi progettuali alla sorgente
Mappe acustiche
Termini d'uso della Base Dati Tecnici (BDT)
- SUONO:
E’ una oscillazione della pressione ambientale dell’aria, con frequenza relativamente elevata (oltre 10 cicli/secondo), che può essere udita. Lo scostamento di pressione dura frazioni di secondo: da 1/20 a 1/18000 di secondo ed è di entità molto bassa, visto che la sovra/sottopressione è solitamente dell’ordine di 1/10.000.000 di atmosfera.
- PRESSIONE ACUSTICA
E’ la differenza tra la pressione ambientale media al momento e la pressione istantanea, misurata istante per istante. L’entità di questa pressione è molto esigua ma l’udito è molto sensibile essendo capaci di rilevare pressioni acustiche in un campo che va da 5 miliardi di volte più piccola della pressione ambientale a circa 63 volte più elevate della pressione ambientale… ciò significa che il rumore più intenso che rileva l’udito umano è 3 milioni di volte più grande di quello più piccolo che riesce a sentire.
Questa particolarità, assieme alla soggettività del concetto di rumore, porta a delle sfide molto interessanti in campo di abbattimento del rumore (vedi “RUMORE”).
- RUMORE
Si tratta di suoni sgradevoli e/o nocivi per le persone. Gli studi clinici hanno dimostrato più volte che non sono soltanto i suoni di entità elevata a creare problemi, ma anche quelli di natura continua, impulsiva, improvvisi, con componenti tonali molto marcate, ecc.
Praticamente tutti i paesi del mondo hanno legislazioni per tutelare i cittadini dagli effetti dei rumori nocivi sia in ambiente che nel posto di lavoro, limitando i livelli massimi, il tempo di esposizione, il tipo di rumore al quale possono essere esposte le persone. La legislazione di ogni paese specifica quali sono i limiti legali da rispettare: se si è oltre si deve intervenire, se si è al di sotto non si è tenuti legalmente a far nulla.
La cultura acustica dei cittadini è aumentata notevolmente negli ultimi anni e ormai quasi tutti sanno quali sono i loro diritti in materia acustica, ma purtroppo il rumore ha una forte componente soggettiva che complica la situazione.
Pulse Dynamics si imbatte frequentemente in problemi dove le persone esposte sono praticamente disperate per del rumore che considerano eccessivo ma che legalmente è perfettamente entro i limiti consentiti. Non si tratta di legislazione permissiva, in quanto praticamente tutte le legislazioni sono anzi molto severe, bensì della raffinatezza dell’udito, il quale riesce a percepire una gamma molto larga di intensità e frequenze e inoltro del ns. cervello, il quale giudica arbitrariamente cosa è “rumore” e cosa è “suono”.
L’esempio classico è un ruscello, una piccola cascata d’acqua o il mare. Raramente le persone si lamentano di questi suoni, eppure praticamente sempre sono molto elevati, spesso oltre i limiti legali. Nessuno però si sognerebbe di far rimuovere una cascata o un ruscello oppure di costruire barriere acustica in riva al mare. Per contro, basta un piccolo rumore creato da una ventola in campagna per scatenare l’ira dei vicini che dopo lunghe battaglie vengono a scoprire fa un rumore ben al di sotto delle soglie consentite per legge.
- RUMORE “LEGALE
Sono i suoni la cui intensità e/o frequenza supera i limiti imposti dalla legge. Chi genera queste emissioni acustiche e legalmente obbligato a rientrare nei limiti. Le sanzioni sono solitamente molto severe, specialmente se i livelli sono tali da poter arrecare danno fisico alle persone.
La Legge obbliga a controlli periodici sia per il rumore all’interno del posto di lavoro, sia per il rumore emesso verso l’esterno delle attività, verso l’ambiente.
- RUMORE “PSICOLOGICO”
Sono suoni giudicati sgradevoli dal cervello. Ogni persona giudica il rumore in maniera diversa e ciò che per qualcuno è musica, per altri è rumore assordante (per esempio le emissioni delle auto da corsa o un concerto di rock pesante).
Di fatto però, il rumore psicologico può essere un grosso problema che può arrecare gravi pregiudizi alle persone. Ci sono soggetti che non riescono a dormire di notte per la presenza di rumori molto limitati ma che impediscono il sonno (campane, ventole in lontananza, cani, automobili, ecc.).
Anche in presenza di buona fede da parte di emettitori e ricettori arrivare ad una soluzione che non pregiudichi qualcuno, oltre i limiti legalmente impostati. In questi casi si devono trovare soluzioni molto raffinate – e non sempre costose –al problema (vedi “Rumore Bianco”)
Molti luoghi di lavoro possono beneficiare di bonifiche acustiche psicologiche (filodiffusione, presenza di cascate artificiali, emettitori di rumore bianco) che portano a incremento della produttività e un notevole miglioramento delle condizioni di vita del personale). Ci contatti per saperne di più.
- RUMORE BIANCO
E’ un tipo di suono presente in natura, simile a quello di un ruscello, di una cascata o del mare. Può anche essere ricreato artificialmente ed è stato dimostrato clinicamente che tende a rilassare chi lo ascolta, se di bassa intensità.
SUGGERIMENTO: se si è in presenza di un rumore molesto ma che è entro i limiti legali, può aiutare una cascata artificiale (piccoli soprammobili che fanno circolare una corrente d’acqua) oppure può scaricare gratuitamente il ns. file di rumore bianco.
Tante volte abbiamo risolto un problema di rumore psicologico suggerendo al cliente di impostare un lettore CD in ripetizione automatica del brano di rumore bianco prima di andare a dormire e su un livello di volume appena superiore al rumore molesto. Il rumore bianco coprirà il rumore fastidioso e concilierà il sonno.
Se hai un riproduttore portatile di musica, puoi mettere le cuffie sotto il cuscino, il suono si propagherà per via solida nelle fibre e arriverà al tuo udito senza disturbo da parte dei cavi.
E’ stato dimostrato che questo tipo di rumore rilassa anche i bambini piccoli e gli permette di dormire meglio. (v. questo riferimento).
Il rumore bianco è utilizzabile anche in industria, per migliorare la concentrazione delle persone, isolarle da rumori di bassa intensità ma molesti, migliorare l’acustica di uffici open-space, call-centers, di cabine di ristoro “shelters” (in industrie molto rumorose) oppure nelle cuffie di protezione uditiva per limitare l’effetto psicologico del rumore elevato, migliorare l’effetto di sirene di avvertenza. Gli impiegati sono più concentrati e meno stressati alla fine della giornata.
Può anche essere impiegato in luoghi dove le tecniche normali di abbattimenti di rumore non sono possibili, come ad esempio le sale mensa o i ristoranti con arredamenti in pietra/legno.
Il rumore bianco non abbatte il rumore eccessivo, però può contribuire beneficamente in molte situazioni, ci contatti per maggiori info.
- EFFETTI FISIOLOGICI E PSICOLOGICI DEL RUMORE
Quando il rumore è eccessivo può arrecare gravi danni fisici permanenti alle persone. Oltre 125dBA si corre il rischio della rottura del timpano, ma esposizioni prolungate e continuative a livelli oltre gli 85dBA possono severamente ridurre la capacità uditiva degli individui.
Il rumore può inoltre creare problemi psicologici nelle persone, quali irritabilità, insonnia, disorientamento, mancanza di concentrazione e basso rendimento lavorativo.
- MICROFONI
Sono i trasduttori acustici impiegati per l’analisi e registrazione del suono. Sono costituiti da una membrana che oscilla in presenza di fluttuazioni di pressione molto limitate e che trasformano questo movimento in un segnale elettrico che può essere misurato e analizzato, oppure registrato per poi essere riprodotto tramite diffusori (casse).
Esistono diversi tipi di microfono a seconda del sistema di trasformazione del moto in segnale elettrico. Quelli più precisi, impiegati per studi e misure acustiche sono di tipo a condensatore. Solitamente quelli impiegati per le registrazioni sono di tipo electret (un elettromagnete che cambia il campo magnetico a seconda del movimento).
I microfoni sono presenti ovunque: cornette del telefono, cuffie per il PC, interfoni e si possono trovare di diverse dimensioni, qualità e prezzo. I microfoni commerciali disponibili al pubblico costano pochi euro, mentre quelli professionali possono costare migliaia di euro (senza contare sistemi di amplificazione e analisi).
- DECIBEL
Come esposto, l’udito è in grado di percepire livelli massimi che possono essere 3 milioni di volte dei minimi udibili. Questa scala è così grande che la misurazione del rumore in unità naturali (Pa, Bar o Atm) non è conveniente. Si utilizza quindi una scala adimensionale logaritmica, il cui scopo è misurare quanto più grande è il rumore misurato rispetto un rumore di riferimento. Il riferimento è stato fissato convenzionalmente a 20 m Pa, pressione statisticamente pari alla minima udibile da un udito sano.
I decibel di rumore sono il LIVELLO di rumore, non una misura della pressione acustica, e il calcolo si fa con l’espressione:
nella quale Lp è il livello di rumore in decibel (dB) e P è la pressione acustica media effettiva in Pascal (Pa).
E’ interessante vedere che zero decibel (0dB) non è assenza di rumore intesa come assenza di perturbazioni della pressione atmosferica, bensì una pressione acustica pari alla soglia dell’udito umano.
Ci sono implicazioni interessanti dell’utilizzo di questa scala, che delle volte portano a confusioni sgradevoli e talvolta costose. (v. prossimi due argomenti).
- ADDIZIONE E SOTTRAZIONE DI SORGENTI ACUSTICHE: se una macchina produce 80dB di rumore e se ne aggiunge un’altra uguale, l’effetto combinato NON sarà di 160dB, bensì di 83dB. Ciò che si somma sono le pressioni acustiche, non i livelli! (si può ricavare la fomula dall’espressione di sopra).
- ABBATTIMENTO DEL RUMORE : Molte volte i clienti chiedono di “dimezzare” il rumore. Dovendo essere precisi, un dimezzamento del rumore equivale ad un decremento di 3 dB (ad esempio, da 85dB a 82dB), ma la maggioranza dei clienti intende dividere per due il livello esistente. Questo è molto difficile, passare per esempio da 85dB a 42,5dB significa una riduzione di quasi 43dB, pari ad una diminuzione del 99,9925% del rumore iniziale (ovvero 130 volte meno rumore di prima). Non sempre è possibile questo tipo di abbattimenti e il più delle volte i costi sono veramente elevati.
Se desidera maggiori informazioni per comprendere una misura in decibel o se una stima gratuita di quanto potrebbe abbattersi un determinato disturbo, ci contatti senza impegno.
- SCALA A e SCALA C
Per rapportare i livelli di rumore all’effetto sulle persone sono state create delle scale di ponderazione che tengono conto della tonalità dei rumori (componenti in frequenza), a seconda della sensibilità dell’udito.
La più usata è la scala A, che descrive la sensibilità dell’udito a rumori di bassa intensità, ed è quella normalmente impiegata.
Esistono anche la scala C e D che descrivono il comportamento dell’udito in presenza di rumori forti e sono usate in alcune situazioni particolari (aeroporti, industria estrattiva, ecc.).
Quando una misurazione viene ponderata secondo una scala, si indica dopo il simbolo di decibel: dBA o dB(A), dBC o dB(C).
- VELOCITA’ DEL SUONO
Il suono è una perturbazione della pressione circostante e quindi può propagarsi anche in altri mezzi (liquidi, gas, solidi). La velocità con la quale si propaga nell’aria (1250km/h) è però diversa alla velocità in acqua o nei solidi e più rigido è il mezzo, più veloce sarà la trasmissione del suono (nell’acciaio è di circa 18.000 km/h).
- BOOM ACUSTICO (INFRANGIMENTO DELLA VELOCITA’ DEL SUONO)
Quando un aereo si muove nell’aria ad una velocità pari o maggiore a quella del suono, le onde di pressione responsabili del rumore – ma anche della trasmissione dell’energia all’aria – non si muovono abbastanza velocemente per “scansarsi” e lasciar passare il corpo.
In queste condizioni, nella prua dell’aereo si crea un’accumulazione di pressione molto elevata, che passa da quella atmosferica a quella di penetrazione del corpo istantaneamente.
Parallelamente, nella coda del velivolo la pressione torna ad essere quella atmosferica, anche qui, istantaneamente.
Questi passaggi di pressione non graduali, generano onde acustiche molto intense che si propagano nell’aria e giungono agli osservatori in forma di esplosione secche, se l’aereo è vicino, oppure in forma di boati sordi se è lontano.
Non soltanto gli aerei creano boom supersonici, la frusta è il primo oggetto creato dall’uomo ad aver infranto la soglia del rumore in aria: quando viene fatta schioccare, la punta della frusta accelera velocemente sino ad arrivare a velocità supersonica, creando il caratteristico suono.
- SISTEMI DI ABBATTIMENTO DEL RUMORE
Esistono molti sistemi per ridurre il rumore indesiderato o nocivo. Le soluzioni acustiche possono includere una o più tecniche di riduzione, per poter raggiungere il risultato desiderato. In generale, quanto più alto è l’abbattimento necessario, più tecniche contemporanee o stadi di una stessa tecnica dovranno essere impiegati. Alcune delle tecniche di abbattimento del rumore sono:
- Distanza
- Barriere
- Cabine
- Silenziatori
- Protettori acustici personali
- Assorbimento
- Interventi progettuali alla sorgente
- Sistemi attivi di cancellazione del rumore.
Nei prossimi paragrafi si fa un piccolo riassunto di ogni tecnica e della sua applicazione
- Abbattimento dovuto a distanza
E’ la tecnica più semplice di tutte: posizionare la sorgente acustica ad una distanza tale che non rappresenti problemi per i ricevitori del rumore. Il suono di una sorgente puntiforme si propaga in forma sferica in assenza di ostacoli.
Più è grande la distanza dalla sorgente, più grande sarà il diametro della sfera di propagazione e dato che la potenza della sorgente è la stessa indipendentemente dalla distanza (dipende dalle caratteristiche della sorgente), ad una distanza maggiore l’energia acustica dovrà distribuirsi in una sfera maggiore e quindi l’intensità risultante sarà minore e minore sarà il rumore percepito.
Naturalmente questa soluzione non è sempre fattibile per ragioni di spazio, ma tante volte cambiare la posizione di una sorgente non è troppo complicato e può dare risultati immediati.
SUGGERIMENTO: per stimare velocemente quanti dB in meno si avranno allontanando una sorgente acustica, si tenga presente che raddoppiando la distanza originale, si diminuiscono 6dB e che aumentando del 50%, la riduzione è di 3.5dB.
Esempio: se un compressore produce un livello di rumore di 85dBA ad una distanza di 6 m, spostando il compressore a 9m l’abbattiento sarà di 3.5dB e il rumore risultante sarà 85-3.5=81.5dBA. Spostando invece il compressore a 12 m, il livello sarà 6dB inferiore, quindi pari a 79dBA. Spostando il compressore a 24m (il doppio del doppio della distanza iniziale), il livello risulante sarà 6+6dB in meno rispetto all’originale (73dB).
NOTA: la regola di cui sopra è valida in assenza di ostacoli o corpi riflettenti. Per stimare il rumore in condizioni più complesse si devono fare simulazioni con modelli di propagazione del rumore.
Pulse Dynamics non solo può prevedere il rumore risultante dello spostamento di una sorgente, ma può simulare interi impianti in condizioni diverse e configurazioni diverse, per aiutare a determinare la migliore posizione delle macchine, dal punto di vista del rumore. Questo può far risparmiare anche centinaia di migliaia di euro alle imprese, evitando costi di bonifica che sono solitamente molto più alti di quelli di prevedere la situazione in sede progettuale.
Per saperne di più o per un parere senza impegno, ci contatti.
- ABBATTIMENTO TRAMITE ASSORBIMENTO ACUSTICO (materiale acustico)
Il principio di funzionamento di questa tecnica è quello di evitare che il rumore rimbalzi nelle pareti per tornare indietro verso l’osservatore. Quando una superficie è coperta da materiale fonoassorbente, parte dell’onda acustica che vi incide viene smorzata trasformandosi in movimento e attrito delle fibre del materiale. Il resto dell’onda viene riflessa.
La riflessione di pareti nude di cemento, legno o vetro è di circa il 95%. Se pensi sia poco, pensa che uno specchio riflette meno del 70% della luce che lo colpisce! I materiali assorbenti possono assorbire sino al 90% dell’onda acustica.
Ci sono però diversi limiti a questa tecnica:
* L'efficacia massima dell’assorbenza è di 7dB, oltre non si può andare indipendentemente dalla qualità del materiale impiegato.
* Se esiste già assorbenza acustica nel locale da trattare, quale altro materiale fonoassorbente già presente, stoffa, trucioli e segatura, persone o animali, sedie, ecc. Il limite si abbassa notevolmente.
* I materiali fonoassorbenti funzionano bene per rumori di media e alta frequenza (seghe ad alta velocità, cigolii, sibili, jet) ma non abbattono bene il rumore di bassa frequenza (ventole, aria nei canali, urti di oggetti pesanti).
* Comunque sia la quantità di energia assorbita, l’abbattimento per assorbimento è efficace soltanto sul rumore riflesso, non su quello che arriva direttamente dalla sorgente. Se si ricopre tutta la superficie interna di un capannone, la massima riduzione sarà di 7dB, perché si elimina il rumore che rimbalza, non quello che ci arriva direttamente dalle sorgenti.
* Il miglior "materiale" fono assorbente sono le finestre: il 100% del rumore incidente su una finestra aperta viene trasmesso all'esterno (quindi riflettono 0%). Per diminuire il rumore in una stanza chiusa, basta aprire finestre, porte, abbaini. Naturalmente, questo è possibile soltanto se il rumore radiato all'esterno non crea disturbo.
L’utilizzo di materiale assorbente è la tecnica più abusata per abbattere il rumore. Ormai esistono una miriade di validi fabbricanti di materiale fonoassorbente e chiunque impiega questi elementi per diminuire il rumore, ma non sempre è la migliore delle soluzioni sia economicamente che tecnicamente.
Il più delle volte, l’abbattimento ottenibile con la tecnica della fonoassorbenza è di 3-4dB. Pulse Dynamics vede molte soluzioni adottate da concorrenti o dagli stessi clienti nelle quali si spendono cifre molto alte in materiali acustici e posa, per ottenere riduzioni marginali del rumore.
Pulse Dynamics può aiutarti a determinare se conviene usare materiali fonoassorbenti nella tua azienda e farti risparmiare molto. Ci contatti per una valutazione di massima senza impegno.
- BARRIERE ACUSTICHE (DIFFRAZIONE)
Un’altra soluzione che il più delle volte viene impiegata male. Le barriere fanno il loro effetto di abbattimento acustico per mezzo del fenomeno della diffrazione.
Quando un’onda acustica colpisce un oggetto, tende a circondarlo, creando una zona d’ombra del rumore che via via si assottiglia, quanto più lontano ci si trova dalla barriera. La forma della zona d’ombra dipende dalla frequenza del rumore, quando la frequenza è elevata, l’onda circonda male la barriera e la zona d’ombra è grande, in presenza di rumore a bassa frequenza, la zona d’ombra è più piccola.
Una buona barriera acustica deve avere le seguenti caratteristiche:
* Dimensioni tali da creare una zona d’ombra sufficientemente grande. Le dimensioni vanno stimate in base alle caratteristiche del rumore disturbante.
* Essere pesante, perché il rumore deve avere più difficoltà ad attraversarla che a circondarla
* Essere posizionata correttamente: la barriera deve essere sempre interposta tra sorgente e ricevitore, se ci sono spazi liberi, l’onda acustica raggiungerà il ricevitore comunque e la presenza della barriera potrebbe peggiorare la situazione per effetto della riflessione.
Le barriere acustiche sono elementi di bonifica acustica molto efficaci che possono abbattere il rumore a livelli molto vicini a quelli del rumore che esisteva prima della presenza della sorgente offensiva. Sono utili in molte situazioni quali presenza di ventole, espulsioni di gas o aria, protezione dal rumore verso una direzione particolare, strade e limiti di proprietà. Possono inoltre essere integrate ad altre strutture svolgendo una doppia funzione (muri di cinta, canne fumarie, cartelloni pubblicitari ecc.
Per un parere su una possibile barriera acustica, ci contatti e saremo lieti di darti un consiglio senza impegno.
- CABINE FONOISOLANTI
Si tratta di elementi che vengono costruiti attorno alle sorgenti acustiche, rinchiudendole completamente. Così facendo, il rumore viene smorzato dal materiale della cabina e l’abbattimento di rumore possibile può raggiungere livelli molto elevati (35dB e oltre). Le cabine sono soluzionei particolarmente utili in presenza di sorgenti ben definite.
Per contro, è necessario prevedere fori di entrata ed uscita del materiale di lavoro, aria di raffreddamento, ed eventuali accessi di personale per sorveglianza, regolazione, ecc. Deve considerarsi il fatto che rinchiudendo un macchinario diventa più difficile da comandare e controllare, così come realizzare la manutenzione.
Il punto più critico delle cabine sono le bocche di entrata/uscita di materiale e aria, le quali devono essere dotate di silenziatori dissipativi per evitare che il rumore scappi da queste aperture… piccoli fori possono compromettere fortemente l’efficacia della cabina. Se i silenziatori non sono adatti, si vanifica la spesa realizzata per tutta la struttura.
Non si deve però perdere di vista che la parete che costituisce la cabina e ciò che veramente blocca il rumore e quindi una grossa porzione della progettazione viene dedicata appunto a determinare le caratteristiche costruttive della parete (singola, doppia, tripla, tipo di intercapedine, tipo di ancoraggi, ecc.)
Naturalmente, le cabine sono utili per contenere il rumore ma anche per creare isole silenziate immerse in campi molto rumorosi (ad esempio rifugi per ristoro degli operai) e valgono tutte le considerazioni di cui sopra.
Pulse Dynamics può fornire cabine chiavi in mano per tutte le necessità, si metta in contatto con noi per avere maggiori informazioni e un parere gratuito e senza impegno.
- SILENZIATORI DISSIPATIVI e REATTIVI
I silenziatori sono elementi acustici il cui scopo è di ridurre il rumore presente in una corrente di fluido.
In alcuni casi, il rumore può essere prodotto dal movimento del flusso stesso nel condotto, come nel caso dell’aria condizionata dentro ai canali di distribuzione. In altri, il rumore è prodotto da un processo esterno al flusso come la presenza di una macchina rumorosa che viene raffreddata dall’aria stessa oppure lo scarico di un motore, ad esempio.
Vi sono due tipi di silenziatori: reattivi e dissipativi.
I silenziatori reattivi sono quelli tipicamente utilizzati nelle automobili e sono fatti in maniera di creare internamente un’onda di pressione uguale e contraria a quella del rumore e quindi cancellare il rumore.
Sono estremamente efficaci e possono ottenersi riduzioni di rumore pari a 40-45dB (oltre il 99% di riduzione del rumore), ma sono limitati alle frequenze per le quali sono stati progettati.
I silenziatori dissipativi funzionano smorzando l’energia acustica della corrente con materiali fonoassorbenti e geometrie particolari. Hanno campi di azione più estesi dei silenziatori reattivi e inoltre ostruiscono meno il passaggio del gas, ma sono più voluminosi a parità di potere i abbattimento e non raggiungono i livelli di attenuazione elevati dei silenziatori reattivi.
Entrambi tipi di silenziatori sono disponibili commercialmente da diversi fabbricanti che offrono modelli prodotti in serie e modulari e i prezzi sono molte volte bassi.
Se desidera che Pulse Dynamics selezioni il silenziatore adatto al suo caso, ci contatti e le daremo informazioni su come possiamo aiutare, ovviamente senza impegno..
- PROTETTORI ACUSTICI PERSONALI
Tappi e cuffie acustiche hanno la funzione di bloccare il rumore prima che arrivi all’udito. Sono dispositivi di protezione personale che devono essere prodotti in conformità con le direttive CE del caso e sono classificati in base all’attenuazione che forniscono.
L’utilizzo di protettori non idonei può mettere in pericolo l’incolumità dell’udito dell’utente e visto che non è facilmente rilevabile il rumore risultante dall’uso degli stessi, se non si impiegano sistemi di qualità riconosciuta si corre il rischio di danneggiare l’udito senza accorgersene.
Pulse Dynamics raccomanda un’attenta selezione di tappi e cuffie per evitare possibili rischi.
- INTERVENTI PROGETTUALI ALLA SORGENTE
Probabilemente la tecnica di abbattimento del rumore meno utilizzata, ma sicuramente quella che garantisce il maggior risparmio economico e la miglior resa della soluzione.
Tante volte si preferisce costruire una cabina fonoisolante oppure dotare una specifica macchina di coperture acustiche con spese ingenti, invece di analizzare la causa del rumore eccessivo per intervenire direttamente su ciò che origina il disturbo.
La soluzione alla base garantisce spesso spese molto minori e conseguente semplificazione delle macchine o impianti, il che si ripercuote positivamente su costi, produzione e sicurezza degli utenti.
Ci chiami per un parere gratuito sulla fattibilità di apportare modifiche ad un macchinario per renderlo più silenzioso. Macchine per il legno, per la pietra, macchine utensili, ventole, compressori e molti altri possono beneficiare di questo approccio.
- MAPPE ACUSTICHE
In situazioni molto complesse, nelle quali esistono molte sorgenti acustiche di diversa natura, con molti ostacoli e oggetti diversi (fabbricati, macchinari, terreno irregolare), determinare il livello di rumore in ogni punto della zona per poi analizzare eventuali punti fuori norma può essere molto complesso.
Per facilitare il lavoro di analisi, solitamente si ricorre alla mappatura acustica (tecnicamente: tracciato di curve isosoniche). Consiste nel riportare i livelli di rumore rilevati su una cartina o su una tavola architettonica, per poi “unire i punti” che hanno lo stesso livello di rumore.
Naturalmente non si tratta soltanto di unire i punti, si devono determinare le curve isosoniche, ovvero i punti dove il rumore ha lo stesso livello (vale a dire: la curva di 60dB, quella di 65dB, quella di 70dB). Esistono due modi:
- Misurare in quanti più punti possibile ed interpolare tra di loro per arrivare alla curve isosoniche: Ha il vantaggio di avere le fondamenta su valori reali, effettivamente misurati. Lo svantaggio è il costo della manodopera e il tempo.
- Misurare in pochi punti e impiegare modelli matematici di propagazione del rumore e modelli 3D dello spazio (fabbrica, città, ecc.): Il vantaggio è che il tempo di misura è molto breve, così come il costo di manodopera, mentre lo svantaggio è che il risultato è fortemente dipendente dalla qualità dei modelli matematici e tridimensionali della zona, che non sempre sono disponibili e che richiedono molto tempo e alti costi per essere sviluppati.
Pulse Dynamics utilizza un metodo ibrido, che prende il meglio di entrambi i metodi: si misura in una quantità ragionevole di punti e si impiegano dei modelli standard, sviluppati dal personale di Pulse Dynamics, da esperienze dirette sul campo e ricerca accademica. L’utilizzo del metodo ibrido porta a costi bassi, tempi brevi di esecuzione rispetto ad altri metodi e una precisione molto elevata.
Le mappe del rumore sono un ottimo strumento per la diagnosi, la soluzione e il costante monitoraggio delle condizioni acustiche di industria e ambiente, permettono di concentrare gli sforzi nei luoghi più a rischio, progettare misure di bonifica razionali e di risolvere integralmente i problemi di rumore, diminuendo il rischio di soluzioni ridondanti e abbassando i costi globali per il cliente.
Ci contatti per avere maggiori informazioni e un parere gratuito e senza impegno
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